Commento all'articolo di Giancarlo Dotto su Sette del 7 aprile 2011
(Questa lettera verrà inviata alla Redazione del Corriere della Sera nella speranza che mi si conceda un diritto di replica)
In linea generale l'articolo appare riduttivo sia della mia figura professionale che della mia metodica. Si ostina, per esempio, a non riportare il mio titolo accademico di Professore di Chirurgia e invece attribuisce alla dott.ssa Gentile il titolo di Professore che non risulta però dall'anagrafe del Professori Italiani, dove io,invece, sono da tempo presente.La sua esperta mi dà del dottore. Lei addirittura mi fa diventare un Cappello qualsiasi che per caso ha conquistato un'aula universitaria e fa il "santone", mentre invece sono un professore di una delle più grandi e famose università italiane che studia la Nutrizione Artificiale da 40 anni e l'ha applicata su decine di migliaia di pazienti di tutti i tipi. Sono il primo a dire di aver trovato quasi per caso la possibilità di utilizzo della Nutrizione Artificiale nella riduzione del grasso corporeo, ma resto uno dei fondatori della Nutrizione Artificiale in Italia. Chiedo di essere rispettato anche dai giornalisti meno informati.
Adesso le descriverò le mie sensazioni mentre mi inoltravo nel suo articolo un po' come ha fatto lei descrivendo i 10 gg della sua esperienza di NEC.
Lei introduce nel suo racconto il sondino come qualcosa che si vede con sorpresa nel naso di persone che incontri per strada. Non trovo strano che incontri qualcuno di 28.000 pazienti che lo hanno messo almeno una volta, ma tenga conto che non è poi così singolare: per strada si vedono tante cose strane come apparecchi dentari e cannule per l'ossigenoterapia permanente e poi lei pensa che un grassone che va ondeggiando la sua adipe è una bambolina da mettere in bacheca? Lei è proprio sicuro che prima di vedere il tubino che esce dal naso la gente non veda i fianchi, i sederoni, le mammelle, se non altro per scansarsi?
Ah! ma c'è l'alito che stende un cavallo per la chetosi generata dalla NEC. Non è vero. La chetosi c'è ma non si sente, è molto inferiore a quella dei bimbi con l'acetone, vero sia che quando lei è venuto a togliere il sondino si è trovato in una sala d'aspetto gremita di "chetonici" come dice lei e allora avrebbe lamentato un puzzo insopportabile che invece non ha registrato, perché non c'era.
Poi lei indugia a descrivere il corso di preparazione alla NEC che si fa tutti i sabati per spiegare a pazienti, ma anche infermieri e medici come funziona la cura. Lei si ritrova nell'aula più grande del Policlinico che tutti i sabati da due ani a questa parte è gremita di gente. Lei è certamente una buona penna e non riesce a non cogliere il lato comico della situazione: strano che non ha parlato di mandria di bufali, ma si lascia scappare un "depravati dell'abbacchio e compulsivi dell'amatriciana". Ah!Ah! Che ridere. Ma scusi, nel popolo dei grassoni non ci sta pure lei? E chi pensava di ritrovare in un'assemblea del genere? Divi del cinema? Magnati d'industria? Questa cura ha la caratteristica di far scendere di peso la gente, ma non è la sola caratteristica. Ce n'è un'altra forse più importante, di questi tempi: costa quasi quello che costa mangiare per 10 giorni. Ossia non costa niente. Viene a farla specialmente chi ha pochi soldi, gente semplice, ci sono quelli dei Parioli, ma ci sono specialmente quelli del Tufello.
E poi nell'aula sente parlare tutti i dialetti d'Italia, perchè vengono dalla Toscana,dalla Romagna, dalla Lombardia, dalla Sicilia.... Non sono da disprezzare e prendere in giro come i grassoni che si sono adagiati sulle loro rotondità e le hanno accettate come parte della loro vita. E' gente seria che ha capito che grasso vuol dire malattia, ha preso il treno per venire a Roma per sconfiggere la malattia del secolo. "Il pianeta è più leggero", ma non si sa "se è più sano", ma perchè secondo lei essere sovrappeso vuol dire essere sani? Ma che messaggio lasciamo alla gente? Va bene che viviamo in un mondo dove sui pacchetti di sigarette scrivono "il fumo uccide" e di sigarette se ne vendono sempre di più. Ma anche il grasso uccide e questi signori l'hanno capito. Lei invece no. Perchè se no sarebbe più cauto nel prendere in giro loro e me, avrebbe più rispetto se capisse che questa NEC è qualcosa più grande di lei e di me .
Poi trova che intorno a me c'è un'"attesa messianica", ma che cosa poteva succedere? Pensava di trovare tutti con carta e penna a prendere appunti come studentelli d'Università? E io li dovrei confondere a botte di paroloni scientifici, doveri abbatterli con la "neoglucogenesi" messa in campo dalla sua esperta? Così escono da lì dicendo: "che grande professore! E' così bravo che non ci abbiamo capito niente." E' mio interesse che capiscano tutto perchè se no la cura non può funzionare. E io voglio che funzioni e, visto che si cureranno da soli e tante volte (come si vede dalle dichiarazioni della sua esperta) il parere di altri medici può essere addirittura pericoloso, devono sapere bene le cose. Se capiscono tutto va tutto bene per loro, ma va bene anche per me se no me li ritrovo a telefono con i loro dubbi. Lei le chiama battutacce da caserma, si accomodi pure, faccia come vuole!
Il diario della sua cura non dice che non ha avuto fame per tutto il tempo, che non è poco. Sembrerebbe che è sceso di 8 kg che era grossomodo quello che le avevo promesso (da 7 al 10% del peso iniziale, lei sarebbe sceso dell'8%). Alla fine non ha trovato me che gli avrei commentato i risultati perchè non ha capito che doveva fare il controllo finale dell'impedenziometria, e le avrei mostrato la cura di mantenimento per evitare di riprendere peso. Si era pure prenotato per la visita finale, ma non è venuto. Perchè si lamenta? La sua esperta dice che un difetto della NEC è che non ti insegna a mantenere il peso con una corretta alimentazione. Accetto completamente la critica! Ma lasciamo perdere che la gente prima di venire da me ha girato 30 dietologi (e lei lo dice nel suo racconto dell'aula) che hanno spiegato tutto, ma poi le sembra facile spiegare certe cose alla gente? Lei stesso ha dribblato il brevissimo film di introduzione al mantenimento e naturalmente non riuscirà a mantenere il peso conquistato.
Perchè non ha detto che mi ha telefonato diverse volte e mi ha sempre trovato? Pensa che questo sia un trattamento riservato ai giornalisti? Ma quando rispondo a telefono come faccio a sapere se mi telefona un giornalista o qualcun altro? io sono a disposizione di tutti e 28000 i pazienti, non è poco.
Poi è stato impietoso anche con le mie segretarie. Non ha detto che sono deliziose. Deve capire che il paziente obeso viene da noi, spesso, dopo una lunga storia di grasso, colesterolo, diabete e ipertensione. Un mix che fa molto male al cervello. Ti capita di dover ripetere le cose tante volte perchè riescano ad attraversare la cotenna di grasso. Lei stesso ha detto che abbiamo a che fare con 100 pazienti al giorno. Qualche volta potrà capitare di sentire un sospiro di disperazione.
Infine mi trafigge col suo "Spadino". Che cattiveria!
Veniamo adesso alla sua esperta.
critica: non ci sono studi scientifici sulla NEC.
Certo non è la solita cura che importiamo dall'America come la formula del Francese Dukan che riportate nell'ambito dello stesso articolo. Questa ha il difetto di essere nata in Italia per cui dovrete aspettare per vedere le pubblicazioni.
critica: viene offerta a chiunque la richieda senza una selezione preventiva.
Allora facciamo un bel set di esami prima della cura che naturalmente comportano una spesa che è anche superiore alla cura stessa. Bene, adesso in base a quale esame decidiamo se fare un ciclo di NEC o no? Troviamo che il paziente è anemico? Può fare la NEC. Troviamo che ha un'insufficienza epatica? Può fare la NEC. Troviamo che ha una iposideremia? Può fare la NEC. Devo continuare? Solo l'insufficienza renale grave è un limite, ma chi ha un'insufficienza renale grave lo sa da tempo, non ha bisogno di esami.
critica: il paziente è invitato a sospendere la terapia per il diabete e per l'ipertensione. Lo sanno tutti che non si possono interrompere di colpo!
E chi le interrompe? Il paziente deve sospendere le sue terapie, ma l'effetto antidiabetico e antiipertensivo è sostituito dalla stessa NEC. Naturalmente deve continuare a controllare glicemia e pressione arteriosa.
critica: Durante la NEC il paziente perde massa magra, si "mangia i suoi muscoli"!
Questo è il rischio di tante diete, specialmente di quelle che fanno scendere il peso rapidamente. Noi controlliamo la massa magra di ogni paziente all'inizio e poi prima e dopo ogni ciclo di cura. La massa magra si mantiene! Possiamo essere sicuri che non ci siano i presupposti della "neoglucogenesi" e della rapida ripresa del peso a fine cura. Ma la sua esperta la fa l'impedenziometria ai suoi pazienti?
critica: se il "dottor" Cappello dice che la cura si può ripetere più volte vuol dire che non è efficace, se deve essere ripetuta....
Ma è chiaro che chi deve perdere molto peso (il peso medio dei pazienti maschi è di 116 kg!) dovrà fare più cicli e ne può fare quanti ne vuole. L'interpretazione delle mie parole è (a dir poco) malevola.
critica: l'uomo anche se in buona salute non può sopravvivere a 40 gg di digiuno.
Ammesso che sia vero (il Minnesota experiment durò molto di più) l'esempio non ha niente a che fare con una dieta proteica che dura 10 gg.
critica: una dieta di 40-50gr di proteine non sono sufficienti a rispondere alle necessità metaboliche di un uomo.
Si tratta di circa 50 gr /die per le donne e di 70 gr/die per l'uomo, vengono regolati sull'impedenziometria e vengono monitorati con l'impedenziometria a fine ciclo (che fanno tutti escluso, pare, i giornalisti).
critica: dopo il ciclo il paziente si trova con qualche chilo in meno e tutti i problemi da affrontare nuovamente.
I problemi sono di tanti tipi (metabolici, psicologici, comportamentali), non tocca a me risolverli tutti. Nessuno impedisce al paziente che ha perso il sovrappeso di farsi seguire da un buon dietologo per imparare a mantenerlo. Qualche dietologo potrebbe capire che la NEC può far tornare nell'ambito delle cure dimagranti pazienti che hanno semplicemente messo i remi in barca dopo mille insuccessi.
Spero che i miei commenti siano stati esaurienti. Avrebbe potuto chiedermeli prima di pubblicare l'articolo.